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Ci vuole calma e sangue freddo!

Tenetevi forte, ecco un altro post sulla gestione dello stress.

Lo stress è probabilmente il nemico n. 1 del 21° secolo, indicato come causa di ogni singolo male sulla faccia della terra: un mal di testa dopo l’altro? Rilassati. Obesità? Vivi con più calma. Depressione? Respira profondo. È vero, a volte gli effetti dello stress possono essere sopravvalutati, ma di sicuro essere stressati non è il passatempo preferito di nessuno.


Oltre allo stress della vita quotidiana, gli interpreti e i traduttori devono fare i conti con lo stress lavorativo: che sia gestendo mille e più progetti di traduzione con project manager e clienti dalle opinioni discutibili mentre si è incatenati alla scrivania, di corsa passando da un appuntamento di interpretariato per i servizi pubblici all’altro, o rinchiusi in cabina tutto il giorno senza nemmeno la pausa caffè.



Personalmente, sono davvero sensibile allo stress, e con il passare del tempo la situazione è andata di male in peggio: riesco ora ad apparire assolutamente calma ed in pace con me stessa per esplodere d’improvviso al minimo problema, Per il bene di tutti ho dovuto trovare delle soluzioni per ritornare ad essere una persona emotivamente stabile ed ho presto appreso una lezione importante: è necessario imparare a fermarsi ed ascoltare il proprio corpo. Giunta alla fine di una giornata da manicomio, o quando so di avere del tempo libero nella mia agenda, mi fermo e mi pongo una domanda semplice: “Di che cosa hai bisogno?”. Ecco una lista di cose che sono spesso state la risposta a questo quesito, e che mi hanno aiutata a gestire lo stress:


  • Fare esercizio fisico. Risposta scontata, ma non sempre facile da mettere poi in pratica. Se dobbiamo proprio essere onesti con noi stessi, a chi piace sudare? “Non sono iscritto in palestra”, “Fa freddo fuori”, “Ma sono già in pigiama”, “ho giusto lavato la tuta”: ogni scusa è buona. Prepararsi ed andare in palestra, o più semplicemente al parco per una corsa, può essere un’impresa epica, ma i benefici sono innumerevoli, soprattutto quando dobbiamo incanalare tutta l’energia fisica e nervosa accumulata stando seduti davanti al PC o in cabina. Non c’è bisogno di fare maratone sul tapis rulant o sollevare 150 kg con un solo braccio: fare attività fisica per almeno mezz’ora in base alle proprie capacità fisiche è più che sufficiente per sentirsi magicamente più riposati. Ho la fortuna di praticare karate e lasciatemelo dire, a volte prendere a pugni qualcuno o qualcosa urlando parole sconosciute in giapponese è stato un toccasana per la mia salute mentale.

  • Meditare. Questa soluzione è adatta per la situazione opposta: vi siate mai sentiti così stanchi da non poter neanche tenere gli occhi aperti, ma la vostra mente non ne vuole sapere di star zitta? Accendete l’incenso e le candele: è ora di meditare. Le opzioni a nostra disposizione sono davvero infinite: su internet avrete l’imbarazzo della scelta tra sessioni guidate e non per principianti, e una volta trovato quello che fa per voi potrete progredire a livelli di meditazione più profonda. Qui non c’è veramente scusa che tenga, in quanto si può meditare davvero ovunque e in qualsiasi momento, perfino sul pullman o sul treno. Personalmente trovo la tecnica del Reiki estremamente adatta alle mie necessità ed efficace: non sono di certo un’esperta della parte teorica sottostante, ma si tratta in soldoni di ribilanciare i livelli di energia nelle varie parti del corpo (vi suona forse famigliare?). La sera, quando non riesco a chiudere occhio, inizio a mediare e in men che non si dica sta già suonando la sveglia la mattina dopo.


Anche altre attività, magari più insolite, si sono dimostrate utili per abbassare i miei livelli di stress, tra cui fare la spesa al supermercato, in quanto questo ci obbliga a pensare a qualcosa di estremamente specifico e a pianificare in anticipo la nostra settimana, distraendoci dalle preoccupazioni, e pulire casa, anche se ammetto che questa soluzione è davvero l’ultima spiaggia in casi di emergenza quando nient’altro sembra funzionare. Ho anche notato che avere una routine, seppur ovviamente non monotona, mi dà la sensazione di avere tutto (o quasi) sotto controllo, forse perché questo elimina la pressione mentale di dover organizzare costantemente ogni singolo giorno daccapo. Inoltre, c’è da ammetterlo: a volte siamo i primi a tirarci la zappa sui piedi. Quando le cose non vanno come previsto, o più semplicemente come volevamo noi, è facile arrendersi al panico, alla rabbia e all'irritazione, che a loro volta peggiorano lo stato di stress in cui ci troviamo.



Che ci piaccia o meno, lo stress fa parte della nostra vita privata e professionale, non possiamo evitarlo ma possiamo controllarlo e soprattutto sbarazzarcene, seppure per brevi periodi! Bisogna solo fare qual passo in più, ascoltare il nostro corpo e riconoscere i nostri limiti.




E voi, come gestite lo stress?






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